Missioni Mariane Anno 2000
"2000" La Regina di Pompei si reca a:
*Taranto (TA) *Avetrana (TA) *Arzano (NA) *Giffoni Valle Piana (SA) *
"2000" La Regina di Pompei a:
Taranto (TA)
Dal 16 al 23 Gennaio 2000 – Parrocchia: "Santa Lucia"
Il parroco della Chiesa di Santa Lucia in Taranto nell’annunciare, la notte del natale, l’inizio della settimana Missionaria Mariana alla comunità, l’aveva definita come il dono più bello per iniziare il Giubileo del 2000.
I bilanci li fa solo il Signore, ma sicuramente è stato un grande dono di grazia che il parroco, all’inizio della concelebrazione eucaristica iniziale, presieduta da S. Ecc.za Mons. Benigno Papa, Arcivescovo di Taranto, ha inquadrato nello spirito di Cana: Maria dice al Figlio: "non hanno più vino" e ai servi: "Fate quello che Egli vi dirà".
Una marea di gente con i Cavalieri del S. Sepolcro, in onore del loro confratello il Beato Bartolo Longo, ha accolto nel pomeriggio di domenica 16 gennaio la venerata effigie della Madonna di Pompei recata processionalmente nella chiesa parrocchiale anche con il saluto dei fuochi pirotecnici: Ma tutta la Settimana è stato uno snodarsi di incontri, di ascolto della Parola per l’insuperabile efficacia di Don L’Arco con tutte le categorie: fanciulli, ragazzi e giovani delle scuole elementari e medie dell’oratorio e catechismo parrocchiale con le responsabili diocesane dell’A.d.P., delle famiglie del clero e delle congreghe del Rosario di tutta l’arcidiocesi con la S. Messa celebrata da Mons. Nicola Di Comite, vicario generale di Taranto.
Il frutto più bello è stato l’incontro con la grazia di Dio nel sacramento del perdono con gli infaticabili Don Salvatore D’Antuono e Mons. Baldassarre Cuomo, culminanti in due incontri con gli avieri della S.A.R.A.M. guidati dal loro cappellano don Bartolo Longo, nativo di Latiano e con gli uomini, il sabato sera del 22 che con la saggia guida di Sr. Maria Sabina e Suor Maria Flora, hanno anche recitato il Rosario!
Le celebrazioni eucaristiche liturgicamente ben preparate, come è tradizione nella chiesa di S. Lucia, sono state un gaudio dello spirito, per gli ammalati con il Sacramento dell’unzione degli infermi e per tutti che da ogni parte della città sono venuti a "S. Lucia". La ieratica figura di S. Ecc.za Mons. Guglielmo Motolese, Arcivescovo emerito di Taranto, ha presieduto la S. Messa della carità, sabato 22, e le offerte raccolte sono state devolute alla Cittadella della Carità suo "fiore all’occhiello".
Con la Veglia mariana di sabato sera presieduta da Mons. Franco Semeraro, arciprete di Martina Franca, con l’esecuzione dell’inno akatistos, da parte del coro diocesano "Giovanni Paoli II" è iniziata la fase conclusiva della Settimana, che ha avuto il suo culmine nella S. Messa di domenica 23, presieduta da Mons. Baldassarre Cuomo.
Questi ha definito la "settimana" meravigliosa, fortunata e splendida, però non ha mancato di sottolineare anche l’indifferenza di finestre chiuse durante la processione penitenziale del giovedì.
Il dono inaspettato di un’Immagine della Vergine del Rosario e soprattutto delle reliquie del Beato Bartolo Longo dopo aver recitato ancora una volta la Supplica alla Madonna, ha concluso la settimana mariana, mentre il Venerato Quadro, portato a spalla da uomini generosi e spontanei, prendeva la via del ritorno a Pompei.
(Autore: Antonio Caforio)
"2000" La Regina di Pompei a:
Avetrana (TA)
31 Maggio 2000 - Parrocchia: "Sacro Cuore"
La Parrocchia Sacro Cuore di Avetrana (TA) il giorno 31 maggio 2000, in occasione del quinto anniversario dell’incoronazione della Beata Vergine Maria Regina di Avetrana, si è riunita in una solenne celebrazione eucaristica che ha concluso anche il Maggio Mariano e la Peregrinatio Mariae.
La Peregrinatio ha portato per le vie del paese e nelle case delle famiglie della Parrocchia il quadro della Vergine del Rosario e la Reliquia del Beato Bartolo Longo, donataci da Sua Ecc.za Mons. Francesco Saverio Toppi, in occasione del nostro pellegrinaggio a Pompei in data 10 aprile 1997.
Il profondo amore che ci lega alla Mamma Celeste ha permesso alla comunità di riunirsi quotidianamente attorno alla mensa eucaristica meditando sui passi salienti della vita del Beato Bartolo Longo, esempio fulgido di come l’amore per la Madonna possa ispirare grandi cose, molto caro alla nostra comunità.
"2000" La Regina di Pompei a:
Arzano (NA)
Dal 04 al 07 Giugno 2000 – Parroco "Don Giovanni Bianco"
La nostra parrocchia ogni anno ha celebrato con solennità l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale del parroco don Giovanni Bianco. In occasione del suo 60° anniversario la parrocchia ha vissuto intensi momenti di preghiera dal 2 febbraio fino al 16 giugno 2000, giorno dell’ordinazione di don Giovanni Bianco.
Il momento più significativo di questa preparazione è stata la Missione Mariana con la presenza dell’Immagine della Vergine del Rosario di Pompei, coordinata dal Vicario Generale di Pompei. Mons. Baldassarre Cuomo.
La sacra Immagine è arrivata ad Arzano la mattina del 4 giugno in Piazza dei Martiri. Dopo il benvenuto da parte del sindaco Nicola De Mare, del parroco e dei bambini della scuola elementare del 2° Circolo Didattico, processionalmente è stata portata in Parrocchia dove, con una concelebrazione, presieduta dall’Arcivescovo Emerito di Capua, Mons. Luigi Diligenza, è iniziata la missione mariana nella comunità di Arzano per prepararla al grande dono che il Signore le ha fatto per i 60 anni di vita sacerdotale del parroco.
Ci sono stati incontri con malati, suore, giovani, diaconi, ministri straordinari, catechisti, alunni delle scuole, uomini e donne.
Ma l’incontro con solo uomini del martedì sera, pur se non erano in tanti, è stato quello più sentito: non si erano mai visti, nella nostra Parrocchia, tanti uomini recitare così devotamente il Santo Rosario, tutti hanno celebrato il Sacramento della Riconciliazione e partecipato alla Santa Eucarestia, celebrata da Mons. Cuomo.
Nel pomeriggio del 7 giugno, è venuto a chiudere la missione l’Arcivescovo di Pompei. Il Presule ha ricordato che recitare il Santo Rosario significa mettersi alla scuola di Maria ed apprendere da Lei, Madre e Discepola di Cristo, come vivere in profondità ed in pienezza le esigenze della fede cristiana.
Ella fu la prima credente della vita ecclesiale e nel cenacolo fu centro di unità e di carità per i primi discepoli del suo Figlio.
Numerosi i fedeli che, nel corso della giornata, venivano a pregarla, a parlarle, a manifestarle le loro presenze, a confidarle le loro pene, ad aprirle il cuore: in questo modo si è manifestato l’amore della Vergine Santa per tutta la comunità, che si è rinnovata nella preghiera comune e nell’esperienza di una vita spirituale più dinamica.
Nel salutarle, dopo la processione fino alla chiesa di S. Agrippino, una leggera pioggia ha bagnato i nostri occhi, già umidi di commozione, quasi come una benedizione dal cielo per ricordarci di essere assidui alla recita del Rosario, il quale unirà i cuori, riaccenderà il focolare domestico, fortificherà la nostra speranza e imprimerà nella nostra anima la pace e la gioia del Cristo nato, morto e risorto per noi.
(Autore: Lella Chianese)
"2000" La Regina di Pompei a:
Giffoni Valle Piana (SA)
Dal 19 al 26 Novembre 2000 – Chiesa Madre: "Santissima Annunziata" - Parroco "Don Vito Granozio"
Esercizi Spirituali con la Madre di Dio
A Giffoni Valle Piana, capitale mondiale della cinematografia per ragazzi, la Madonna di Pompei ha accompagnato i fedeli in un’esperienza di grande spiritualità, momento centrale di un intenso programma pastorale.
Pochi chilometri da Salerno, appoggiata sui monti Picentini, si trova la città di Giffoni Valle Piana, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. In questa zona si stanziarono gli Italici, gli Ausoni, i sabelli e gli Osci, in periodi più recenti vi giunsero gli Etruschi, i Greci ed i Romani.
Colonizzata dai Picentini, Giffoni diventa capitale con il nome di Picenza, città sempre più potente che viene distrutta per ben due volte dai Romani.
Tutti i terreni sono acquisiti dai grandi proprietari terrieri, soffocati da tasse esorbitanti. Seguirà l’abbandono delle terre, la minaccia delle incursioni barbariche, l’imperversare della malaria, che condurranno alla rovina economica.
I Longobardi lasciano a Giffoni una traccia profonda: diffondono il culto di San Giorgio, edificano il castello ed il borgo sottostante, l’odierna Terravecchia; innalzano chiese in onore di san Vittore e di S. Ambrogio, introducono l’economia feudale.
Nell’anno Mille, Giffoni è dominata dai Normanni in questo periodo diventa fiorente per agricoltura, produzione e commercio; la popolazione aumenta perché diminuiscono le antiche scorrerie.
Ai Normanni fanno seguito gli Svevi sotto la cui dominazione, Giffoni gode di un periodo di pace, di prosperità e di benessere, perché le leggi sono rispettate, la cultura si diffonde, l’agricoltura è una risorsa consistente.
Nel 1266 il Regno di Napoli passa agli Angioini, le cui tasse esagerate rendono la vita difficilissima. Sotto il dominio aragonese, a Giffoni diviene fiorente l’arte della lana, che esce dalla fase di occupazione familiare, per evolversi rapidamente in attività artigianale ed entrare in una vera e propria fase pre-industriale. Quest’attività, favorita dal clima, dall’abbondanza delle sorgenti e dalla facilità della comunicazione, favorisce la nascita di un ceto piccolo borghese.
Durante il regno borbonico, le condizioni di vita a Giffoni migliorano decisamente, anche se è proprio in questo periodo che il fenomeno del brigantaggio raggiunge il suo apice. Dopo l’Unità d’Italia, a Giffoni vengono eseguiti diversi lavori di edilizia pubblica. Attualmente Giffoni Valle piana conta circa diecimila abitanti, la sua economia è basata sull’olivocoltura, sulla produzione ed il commercio delle castagne e della "tonda giffonese", una delle migliori qualità di nocciole della Campania. Giffoni è un insieme di verde a sazietà, di vicoli pittoreschi, di piazzette suggestive, di fontane zampillanti sparse un po’ dappertutto, di monumenti d’inestimabile valore storico e di una popolazione depositaria di un immenso patrimonio di tradizioni e di credenze.
La capitale mondiale del film per ragazzi
Ma, da circa trent’anni, Giffoni è anche sinonimo di cinema per ragazzi. Nel 1971, infatti, nasce, grazie all’impegno di Claudio Gubitosi, il Giffoni Film Festival che, in tutti questi anni, si è andato sempre più affermando, a livello mondiale come uno dei maggiori e più qualificati Festival del Cinema per ragazzi. Questa manifestazione ha avvicinato le giovani generazioni al cinema, facendo loro conoscere anche cinematografie di paesi lontani e magari sconosciuti. In trent’anni, in questa piccola città di provincia sono passati i protagonisti del cinema e della cultura, da Francois Truffaut e Eduardo de Filippo, da Robert De Niro e Federico Fellini, da Alberto Sordi a Steven Spielberg, etc. Ragazzi e ragazze di varie parti del mondo, per una settimana, rivestono, con molta responsabilità, il ruolo di giurati, mentre migliaia di loro coetanei assistono alle numerose proiezioni. Da alcuni anni, inoltre, a Giffoni Film Festival, promuove anche attività didattiche rivolte alle scuole per la conoscenza del mezzo cinematografico e la produzione di piccoli cortometraggi. Il passo successivo, già in corso, è la nascita della Cittadella del Cinema, che farà davvero di Giffoni Valle Piana un faro nel panorama cinematografico di tutto il mondo.
La settimana mariana
In questa città, ricca di fermenti culturali, si è svolta, dal 19 al 26 novembre 2000, la Settimana Missionaria Mariana dell’Immagine della Madonna di Pompei, guidata dal Vicario Generale della Prelatura di Pompei, Mons. Baldassarre Cuomo.
Molto sentita e profonda è, infatti, in questa cittadina, la fede religiosa, testimoniata anche dalle numerose chiese che vi sorgono, tutte ricche di opere d’arte. La Chiesa Madre è quella della SS.ma Annunziata che, nel suo impianto attuale, risale al XVI secolo. Al suo interno, dopo la seconda Guerra Mondiale, fu posto un altare dedicato alla Madonna di Pompei. Tra i cittadini illustri di Giffoni, ricordiamo Fra Leonardo de’ Rossi che, nel 1373. A Tolosa, in Francia, fu eletto generale dei Frati minori, in seguito fu creato Cardinale da Urbano VI.
La Settimana Missionaria Mariana, voluta da don Vito Granozio, parroco dell’Annunziata dall’ottobre del 96, è inserita nel programma pastorale della parrocchia. Da tre anni, nel periodo tra la fine e l’inizio dell’anno liturgico, vengono svolti degli esercizi spirituali che coinvolgono tutti i fedeli in un’esperienza di grande spiritualità. La devozione popolare, proposta correttamente e purificata da inutili orpelli, è, infatti, veicolo della nuova evangelizzazione. La visita della Madonna di Pompei è stata salutata dai fedeli giffonesi con queste toccanti parole: "O Regina Gloriosa del Rosario, noi devoti figli di questa terra di Giffoni ti esprimiamo le nostre miserie e la nostra gratitudine. La Tua venuta fra noi è festa! Con te e con Gesù in mezzo a noi faremo casa e riscopriremo come figli tuoi e fratelli in Cristo, la dolce e sublime preghiera del Rosario".
L’Immagine accompagnata dai missionari di Pompei, è stata accolta dalla cittadinanza al completo, con le autorità religiose e civili.
Verso una Missione Popolare
Il programma ha previsto, come di consueto, diversi incontri e momenti di preghiera e di meditazione. L’intensità dell’esperienza vissuta è diretta conseguenza della preparazione che ha preceduto la visita. Da diverso tempo, infatti, in parrocchia si svolgevano assemblee catechistiche. Nelle case, i fedeli sono stati invitati ad accendere candele e ad organizzare cenacoli di preghiere. I malati hanno offerto, liberamente, le loro sofferenze per la riuscita di questa Missione; anche per questo, forse, il loro incontro con la Madonna è stato il più toccante.
Al termine di questa esperienza, don Vito Granozio, ha tracciato un bilancio di questa particolare iniziativa pastorale e ne è stato complessivamente contento.
Per il prossimo triennio, vista l’abbondanza dei frutti, egli intende svolgere una vera e propria missione popolare.
(Autore: Paola Di Mauro)